GLI OVADESI E LA MONTAGNA
120 anni di storia in 60 minuti
Club Alpino Italiano Ieri, oggi e...domani della sezione di Ovada
Le origini – Gli anni dopo la seconda guerra mondiale e la prima generazione
Per conoscere la storia della sezione è necessario e doveroso partire dal capoluogo di provincia, Alessandria.
La sezione di Alessandria fu fondata nel 1928 e da allora e per molti anni anche dopo la fine della guerra rimase il punto di riferimento associativo per l’intera provincia.
Considerando gli anni di fondazioni della sezioni di Acqui Terme (1958) e Novi Ligure (1960), per gli ovadesi fu la sezione di Alessandria a costituire il primo canale di accesso al CAI attraverso l’iscrizione.
L’elevato numero di ovadesi fece si che, come per altro anche per i novesi, si crearono in Ovada e Novi Ligure sottosezioni della sezione di Alessandria
Cosi’ avvenne che i primi ovadesi, di cui conosciamo l’interesse per la montagna negli anni post-guerra, ebbero la tessera del CAI targata Alessandria ma sottosezione di Ovada.
Bisogna sottolineare che la passione per la montagna non nasce con il CAI in Ovada; tra le due guerre associazioni ricreative legate sia al mondo cattolico sia a quello facente capo ai partiti di sinistra promuovevano attivita’ volte anche all’escursionismo e all’alpinismo.
La sezione di Casale Monferrato fu costituita prima di quella di Alessandria (1924) ma logisticamente era ed è fuori dal raggio degli ovadesi come pure le sezioni di Tortona (1964), Valenza Po (1974) e S. Salvatore Monferrato (1967) anche se di fondazione molto posteriore.
Gli ovadesi in citta’ non avevano una sede nel vero senso del termine e le riunioni avvenivano in case private.
Lo sviluppo – Gli anni ’60 e la seconda generazione
Negli anni ’60 vengono fondate sezioni geograficamente piu’ vicine ad Ovada ( Acqui e Novi) ed è naturale che queste attirassero maggiormente i neo-iscritti.
Lo spostamento delle tessere ovadesi da Alessandria ad Acqui Terme fu dovuto a problemi interni della sezione alessandrina che arrivo’ ad essere commissariata e a vivere in un certo torpore associativo; la sua sottosezione ovadese trovo’ nella appena nata sezione di Acqui un nuovo riferimento.
Avvenne così che tra gli ovadesi iscritti al CAI si ebbero una cosiddetta “prima generazione” iscritta ad Alessandria e che continuava a considerare quella sezione come unica sezione autorevole ed una cosiddetta “seconda generazione” iscritta soprattutto ad Acqui Terme.
Tranne qualcuno della “seconda generazione” iscritto inizialmente a Novi la maggior parte si iscrisse direttamente ad Acqui.
Logisticamente la sede in cui si riunivano gli ovadesi divenne una stanza, condivisa settimanalmente con un’associazione di cacciatori, nei locali della SOMS di Ovada di Via Piave.
Questa stanza, piccola ed affollata rimase per diversi anni la sede anche dopo la costituzione della sezione autonoma.
Ufficialmente, come testimoniato da un pezzo di legno presente in sede, si fa risalire l’adozione di questa prima sede al 21 marzo 1976.
La sezione autonoma – Gli anni ’80 e la terza generazione
Verso la fine degli anni ’70 fra gli ovadesi, accanto alla “seconda generazione”, quella che nacque targata sezione di Acqui Terme stava crescendo una “terza generazione”, quella nata targata sottosezione di Acqui ma che intravedeva in un vicino futuro il sogno di costituire una sezione autonoma in Ovada.
Le divergenze di appartenenza avvenute fra la prima e la seconda generazione negli anni ’50-60 le ritroviamo in maniera simile tra la seconda e la terza generazione negli anni ’70-80.
I fautori del “rimaniamo con Acqui che è cosa sicura” si scontarono con i fautori del “fondiamo una sezione autonoma” e quando nel 1982 cio’ avvenne , avvenne anche la spaccatura o la non piu’ partecipazione dei filo-acquesi alle vicende della nuova sezione.
Per inciso va detto che allora lo statuto del CAI contemplava che se una sottosezione avesse avuto un numero di iscritti superiori a 100 poteva chiedere il riconoscimento di sezione autonoma; così avvenne e fu naturale da parte di Acqui una certa resistenza.
Nel 1985 si pervenne anche ad una autonomia logistica individuando la sede nei locali di Via Gilardini 9 e la data ufficiale dell’adozione della nuova e seconda sede fu 7 dicembre 1985.
Il consolidamento della sezione– Gli anni a cavallo del millennio
Ottenuto il riconoscimento di sezione autonoma e trasferita la sede in locali adeguati e suggestivi del centro storico, per gli ovadesi si presentava l’impegno di mantenere qualitativamente e quantitativamente, negli anni a seguire, una realta’ associativa fatta di persone, di programmi, di gite, di corsi.
Questa era la sfida…….fare in modo che in Ovada un cospicuo numero di appassionati di montagna, relativamente alla realta’ locale, potesse continuare a fare attivita’ associativa avendo in Ovada una propria sede.
A distanza di qualche decennio da quei giorni si puo’ affermare che quella sfida fu superata e cio’ e’ da ascrivere al fatto che la “terza generazione”, in quegli anni costitutivi, era composta da giovani che sull’onda dell’entusiasmo hanno promosso un’attivita’ sociale che ha mantenuto viva nel panorama ovadese tale associazione.
Ora, e siamo nel 2015, quei giovani sono diventati ex, molti sono nonni, ma quanto fatto nei decenni passato ha radicato la sezione e sulla base di queste radici l’attivita’ sociale futura non puo’ non essere viva ed interessante.
Nel frattempo un nuovo trasloco della sede è avvenuto in data 12 dicembre 2012 con trasferimento in locali piu’ idonei, ora la sede si trova in Via XXV Aprile 10 affacciata sulla “Piazza Rossa”.
Nel corso degli anni il numero degli iscritti si e’ stabilizzato sui 200-250 unita’ e questo è sicuramente il dato piu’ importante per un’associazione.
Elenchiamo, senza ordine di importanza, le attivita’ sociali piu’ significative svolte in tre decenni…….
– Programmi e calendari annuali di attivita’ sociali (gite, escursioni, conferenze, ecc.)
– Gite sociali di alpinismo, escursionismo, sci di fondo/escursionismo, speleologia, alpinismo giovanile
-Tracciatura e segnaletica di sentieri sull’appennino
-Partecipazione ai lavori di ristrutturazione della chiesa sul Monte Tobbio.
– Partecipazione alla ristrutturazione della cascina “Mulino Nuovo” nel Parco delle Capanne di Marcarolo
– Gite sociali di turismo alpino o semplicemente di turismo
– Corsi sezionali ed intersezionali di introduzione all’alpinismo, escursionismo e sci di fondo
– Polentata storica (annuale) sul Monte Tobbio
– Corsi di preparazione fisica in palestre ovadesi
– Conferenze, incontri e videoproiezioni
– Allestimento in sede di biblioteca specifica
…………. e per il futuro?
Ovviamente il mantenimento dei livelli di attivita’ sociale raggiunti è un obiettivo essenziale ma non sufficiente.
Questo perche’ è necessario diversificare e proporre nuove iniziative che possano sempre piu’ raccogliere adesioni e radicare maggiormente la sezione nel tessuto sociale di Ovada.
Citiamo qui di seguito, a semplice titolo di esempio, alcune possibili iniziative future sulle quali la sezione potrebbe misurarsi:
– Creazione di un calendario che costituisca annualmente un riferimento tradizionale per la citta’
– Partecipazione alla vita sociale cittadina assumendosi l’onere della manutenzione di un’ area verde (porzione di via del fiume, una rotonda, porzione di parco pubblico)
– Partecipazione alle attivita’ di protezione civile in senso lato non sovrapponendosi pero’ al ruolo del Soccorso Alpino
– Ottenimento delle gestione e manutenzione del triangolo di terra alla confluenza tra Stura ed Orba per organizzazione di manifestazioni della sezione per la citta’ (falo’ di S. Giovanni, edizione cittadina della Polentata)
– Gemellaggio con associazioni straniere dedite alla pratica dell’escursionismo allo scopo di incrementare scambi culturali e turistici (il pensiero corre a paesi del nord Europa attirati dal mare a dai monti che possiamo offrire)
– Creazione in sede di un archivio cronologico, fotografico e sonoro, delle attivita’ sociali
– Tracciatura e segnalazione di sentieri intorno ad Ovada con lo scopo di creare un anello utilizzabile anche da singoli privati
Cronologia dei Presidenti
Alessandro Vitale 1982 – 1987
Walter Ottone 1988 – 1996
Angelo Anselmi 1997 – 1999
Giorgio Bello 2000 – 2005
Franco Rolando 2006 – 2011
Diego Cartasegna 2012 – 2020
Giorgio Marenco 2021 – 2023